giovedì 12 giugno 2014

10 cose da non dire (e nemmeno pensare)


- me la sono cercata

-forse gli ho dato troppa confidenza

-accidenti, ho bevuto troppo ed ero troppo disinibita

- è colpa mia, mi vesto in maniera provocante

- l'ho trattato in modo troppo amichevole, dovevo stare sulla difensiva

- magari invece di separarmi, potevo continuare a sopportare la situazione per il bene del mio matrimonio

- aspetta che controllo i messaggi, ho forse scritto qualcosa di ambiguo?

-vado fuori la sera e torno da sola, forse è per questo

-l'ho guardato in maniera allusiva?

-é colpa mia perché sono una donna troppo forte e gli uomini possono sentirsi intimiditi e in soggezione

Potrei continuare all'infinito. 
Molte donne, una volta molestate o dopo aver subito una violenza cercano una spiegazione. E la maggioranza delle volte pensano di esser loro la colpa, la causa di quello che è successo.
Il senso di colpa è insito nelle donne da sempre. Perché loro sono le tentatrici, le streghe da mettere sul patibolo e da criticare. E la società e i mass media spesso nel descrivere una violenza la giustificano sottolineando i comportamenti della vittima.
Era da sola. Era in un luogo buio. Aveva bevuto. Ha avuto troppi uomini...eccetera.

Ma non è MAI colpa della vittima. Chi assalta/violenta/uccide ha capacità di giudizio, intelligenza sufficiente per vivere al mondo e generalmente (a parte in situazioni di reali patologie) sa cosa sta facendo e quali sono le conseguenze.
Quindi quelle frasi NON SONO VERE. Gli uomini non sono solo istinto.
Anzi, se io fossi un uomo mi vergognerei di come viene di solito dipinto un altro essere del mio stesso genere. E agirei contro la violenza sulle donne proprio perché io terrei alla mia reputazione :) 

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